
Tentativi espansionistici e dissidi religiosi
A partire dal 1618, l’Europa fu segnata da un lungo conflitto dovuto sia ai tentativi espansionistici delle monarchie dell’epoca (Austria, Spagna, Francia e Svezia in testa) sia a dissidi religiosi.
Il primo atto fu la “defenestrazione di Praga”, con cui i boemi intendevano rivendicare l’autonomia dall’Impero asburgico, che aveva avviato una forzata cattolicizzazione dei suoi domini. Dopo la sconfitta dei ribelli (1620), intervennero dal Nord in funzione anticattolica la Danimarca e la Svezia, intenzionate ad affermarsi come potenze egemoni nell’area baltica, mentre la Spagna di Filippo IV prese parte alla Lega cattolica.
La cattolica Francia sostenne i protestanti per frenare l’espansionismo asburgico.
La guerra, feroce e distruttiva soprattutto per la Boemia e la Germania, si concluse nel 1648 con la pace di Westfalia: il tentativo asburgico di imporre il cattolicesimo a tutta l’area germanica era stato fermato, mentre la Francia consolidava il proprio ruolo e la Spagna, costretta ad accettare l’indipendenza delle Province Unite e del Portogallo, si avviava verso un lungo declino, confermato dalla pace dei Pirenei stipulata con la Francia nel 1659.
Il baricentro dell’Europa si sposta verso nord
La guerra dei Trent’anni segnò l’irruzione sullo scenario politico e religioso europeo di potenze del Nord, come Svezia e Danimarca, fino a quel momento rimaste ai margini delle lotte per l’egemonia continentale. Essa contribuì dunque allo spostamento verso nord del baricentro politico ed economico dello spazio europeo.
La Spagna uscì dalla guerra notevolmente indebolita: alla perdita di potere economico si accompagnò il progressivo declino della sua supremazia politica e militare, mentre il nucleo dello scontro per la supremazia europea si spostava sempre più verso il cuore geografico del continente.
Il lungo conflitto tra la Francia e gli Asburgo si concluse, dopo la pace di Westfalia (1648), con il riconoscimento di un pluralismo confessionale che mirava a ricomporre la rottura religiosa dell’Europa apertasi con la Riforma.
Associa ogni fase alle date corrette.
Le affermazioni seguenti si riferiscono al romanzo I promessi sposi, scritto da Alessandro Manzoni nella prima metà del XIX secolo?
Il baricentro dell’Europa
Rileggi con attenzione, qui sopra, il paragrafo: I nuclei tematici - Il baricentro dell’Europa si sposta verso nord.
“Baricentro” è un termine della fisica, usato qui metaforicamente per indicare un’area geografica che diventa più importante di altre, da uno o più punti di vista. Si dice, in questo caso, che il baricentro politico ed economico dello spazio europeo si sposta verso nord.
Perché viene usata questa espressione? Dove si trovava, in precedenza, questo baricentro? Nel Seicento quali paesi perdono importanza, dal punto di vista politico ed economico, e quali ne acquistano?
Oggi, secondo te, si può parlare di un baricentro politico ed economico in Europa? In caso positivo, dove si trova?
In classe, confrontate le vostre risposte e giustificatele.